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“Effetto spettatore”: Perché le persone non aiutano

EFFETTO SPETTATORE: Cos’è?

Bystander effect o “effetto spettatore” ne hai mai sentito parlare? Si verifica reagendo, nei confronti di un prossimo in difficoltà, con un’apparente disinteresse e mancato soccorso da parte di “chi guarda”.

Il fenomeno è stato studiato in psicologia sociale dagli studiosi Latanè e Darley in seguito al tragico omicidio (https://it.wikipedia.org/wiki/Assassinio_di_Kitty_Genovese) di una ragazza, durante il quale, dei numerosi testimoni che avevano assistito all’accaduto, nessuno ha di fatto allertato le forze dell’ordine o i soccorsi.

Perché nessuno intervenne? Gli esperti dopo una serie di esperimenti individuarono due meccanismi psicologici. Il primo è l’“ignoranza pluralista”, fenomeno per il quale quando un soggetto esperisce una situazione nuova in cui non sa come muoversi, assume il punto di vista degli altri già presenti, agendo appunto da “spettatore”; dunque se gli altri reagiscono con indifferenza si è portati a comportarsi nel medesimo modo. Il secondo automatismo rilevato è la “diffusione della responsabilità”, meccanismo secondo il quale un soggetto ha meno probabilità di assumersi la responsabilità di una decisione/azione quando sono presenti altre persone che potrebbero prenderla al suo posto.

L’ESPERIMENTO: Come?

Lo studio di questi meccanismi psicologici è stato realizzato chiedendo ad alcuni soggetti sperimentali di compilare un questionario, ricreando nel mezzo della compilazione una condizione ambigua e valutandone le reazioni. La condizione ambigua consistette nell’invadere con del fumo bianco innocuo la stanza nella quale il soggetto si trovava. Le reazioni furono totalmente differenti a seconda che il soggetto si trovasse da solo o in compagnia all’interno della stanza. La condizione di solitudine portava l’individuo a segnalare immediatamente il problema sopraggiunto; in presenza di altre persone, opportunamente istruite a mostrare disinteresse per l’accaduto, invece, il soggetto sperimentale in questione non avanzava alcuna richiesta di aiuto, reagendo allo stesso modo della massa.

RISULTATO: Che significa?

I 2 psicologi giunsero alla conclusione che i testimoni di un’emergenza che consapevolmente sono a conoscenza della presenza di altre persone, in quel momento, tendono ad aiutare meno rispetto a quando non ci sono altri testimoni. Questo accade perché all’aumentare degli “spettatori” ed alla possibilità di non essere visti e sentiti, incrementa il processo di diffusione di responsabilità sopra citato. Di contro l’ansia sociale (es. paura di una valutazione negativa altrui), “la paura di sbagliare” o “la paura di reagire in maniera poco opportuna”) che si potrebbero esperire dopo un possibile intervento, pone lo “spettatore” in una situazione di disagio che inibisce il pronto soccorso e sviluppa un refuso del tipo “non fare nulla” “non è grave” come norma sociale.

E a te è mai capitato di “guardare senza reagire”? O l’altruismo spinge sempre le tue azioni?

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