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EFFETTO PRATFALL: il fenomeno Bridget Jones!

L’articolo di oggi è rivolto alle persone maldestre e pasticcione nella vita di tutti i giorni, coloro che sono ossessionati dalla paura di commettere un errore e dalla vergogna che ne conseguirebbe. Il desiderio di evitare di commettere errori è così intenso che a volte diventa un’impasse dalla quale si rischia di dipendere. La persona si concentra così tanto nel prevenire gli errori che, con il passare del tempo, il suo comportamento è influenzato a tal punto che chi gli sta vicino potrebbe confondere questa incertezza con un atteggiamento distante, freddo o addirittura snob.

In vostro aiuto allora abbiamo deciso di parlarvi dell’effetto Pratfall! A proposito di un esperimento condotto presso l’Università del Minnesota, ad un gruppo di studenti vennero sottoposte le registrazioni delle interviste fatte a dei presunti candidati per un concorso. Metà di loro vantavano curriculum professionali brillanti e rispondevano impeccabilmente anche a domande piuttosto difficili. Gli altri candidati, invece, risultavano avere curricula e prestazioni piuttosto ordinari. Verso la fine dell’intervista, alcuni dei candidati di entrambi i gruppi commettevano una clamorosa gaffe: nella registrazione si sentiva distintamente qualcuno rovesciare una tazzina di caffè!

Ebbene, gli studenti reclutati per l’esperimento valutarono come maggiormente simpatici proprio quei candidati eccellenti che si erano, per così dire, “rovinati” sul finale. Mentre nessun giudizio del genere venne dato agli errori commessi dai candidati mediocri. Il motivo è che le persone percepiscono chi ammette i propri errori più vicino a loro, provando una profonda empatia, a patto che i propri errori vengano palesati clamorosamente. Pertanto l’altro diventa automaticamente una persona più vicina a noi, ci identifichiamo con lui e lo consideriamo più simpatico. L’Effetto Pratfall sembrerebbe dunque un’attrazione frutto di una combinazione di simpatia e rispetto: a sbagliare però devono essere persone che in qualche modo ammiriamo e stimiamo. Quando osserviamo persone molto competenti commettere degli errori, viene a riequilibrarsi il confronto sociale che facciamo tra noi e loro, ci percepiamo, per così dire, più vicini al loro livello e questo ci permette di identificarci e provare empatia per le loro défaillance. Lo stesso processo non avviene se a sbagliare sono persone di livello medio, giudicate troppo vicine a noi: in questi casi un errore verrà percepito come una minaccia alla nostra autostima e quindi condannato più severamente. ( per maggiori dettagli consulta anche https://www.psiconovel.it/empatia-mettiti-nei-miei-)

Naturalmente, nel corso degli anni si sono ripetuti esperimenti analoghi e i ricercatori hanno ottenuto dei risultati simili scoprendo inoltre che l’Effetto Pratfall è più presente negli uomini che nelle donne e che non è così pronunciato quando la persona che effettua la comparazione possiede un alto livello di autostima. La spiegazione consiste proprio nella percezione che si ha di sè stessi e nella propria tendenza a comparare. In pratica, le persone che credono di essere perfette giudicano negativamente la performance altrui quando si paragonano a loro, uscendone perdenti, tenderanno a sentire meno empatia per l’altro. Tuttavia, quando queste persone commettono un errore il raffronto si equilibra e la nostra autostima non si sente più minacciata. Pertanto, l’altro diventa automaticamente una persona più vicina a noi, ci identificheremo con lui e lo considereremo più simpatico. Questo è anche un piccolo trucco che può mettere in pratica chi tende ad avere delle prestazioni sempre vicine alla perfezione, così si può sintonizzare meglio con gli altri ed alleviare quella pressione che deriva dal fare sempre le cose in maniera impeccabile.

Un secondo meccanismo implicato spesso nell’ Effetto Pratfallè l’umorismo: cogliere aspetti paradossali dell’esperienza e riderci su è un meccanismo di difesa in molti casi adattivo perché consente di mettere una maggior distanzafra le persone e i propri errori e, al tempo stesso, aiuta a predisporre l’empatia degli altri: il riso è contagioso! Riuscire dunque a sdrammatizzareuna défaillance con una risata può rivelarsi un punto a favore rendendo l’inciampo uno strumento in più per attirare la simpatia dei presenti. Commettere un errore e rivelarsi un po’ maldestri dunque rende simpatici, mentre la perfezioneaumenta le distanze: qualchesbaglio non solo è ammissibile, ma può addirittura giocare un elemento a favore.

E tu quanto ti senti Bridget Jones? Scrivici la tua!

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