Psicologia pratica, Psicologia sociale, Tutti gli articoli

Bacio appassionato o buon cioccolatino?

Pasqua è appena trascorsa ed è risaputo essere una buona occasione per assaggiare, da soli o in compagnia, leccornie a base di cioccolato. Uova di Pasqua e cioccolatini a forma di ovetti, fondente, latte e bianco hanno imbandito le nostre tavole nei giorni scorsi segnando momenti di goduria per il palato e l’umore! Ma vi siete mai chiesti perché in tanti di noi ricorrono alla “bevanda degli dei” (così definita dagli Olandesi) nei momenti down della nostra vita? O anche per sopperire ad una carenza di affetto momentanea? Delle proprietà attivanti e piacevoli procurate da un cioccolatino, si è a lungo parlato. Al suo dolce gusto ben pochi sanno resistere e viene spesso associato all’amore e alla passione.

Ma secondo la ricerca condotta dal neuropsicologo David Lewis, il cioccolato ha proprietà ben superiori. Infatti, secondo le misurazioni ottenute, nemmeno un appassionato bacio può competere con la stimolazione a cui è sottoposto il cervello nel momento in cui si assapora un pezzo di cioccolato. Mangiarne un pezzo fondente sarebbe ben più eccitante che baciare il proprio partner per un tempo quattro volte più lungo. La ricerca ha coinvolto alcune coppie di ventenni che venivano monitorati mentre assaporavano lentamente un cioccolatino fondente e, al contempo, mentre baciavano il proprio compagno/a. Contemporaneamente venivano registrati alcuni parametri fisiologici: attività cardiaca e cerebrale. I dati raccolti hanno mostrato una forte accelerazione del battito cardiaco: le pulsazioni possono passare da 60 battiti al minuto a 140 dopo l’assunzione del cioccolato. Inoltre a livello cerebrale, nell’istante in cui il cioccolato scioglieva sulla lingua, tutte le regioni del cervello ricevevano uno stimolo più intenso e duraturo rispetto a quello registrato al momento del bacio.

In parte i risultati ottenuti erano prevedibili poiché il cioccolato contiene feniletilammina, una sostanza che fa aumentare nel cervello i livelli di endorfine, le sostanze che provocano la sensazione di piacere. Inoltre contiene caffeina, che ha un risaputo effetto stimolante. Il fattore sorprendente è stato scoprire la lunga durata di questo innalzamento del battito cardiaco e l’intensità. Questi risultati spiegherebbero in parte la capacità del cioccolato di sviluppare quasi “dipendenza”. In realtà la ricerca non è risultata del tutto convincente. Innanzitutto per gli evidenti limiti metodologici della stessa. Infatti baciare qualcuno in una situazione di laboratorio è sicuramente molto diverso rispetto al farlo in una situazione di vita quotidiana! D’altro canto assaporare un buon cioccolatino diffonde una sensazione di eccitazione che dura ben più a lungo di uno scambio di effusioni!

Cosa ne pensate? Scriveteci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *